IL DUBBIO

di Luciano De Crescenzo

Arnoldo Mondadori Editore

 

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(...) “Per i Greci la Necessità, ovvero Ananke, era la Dea più potente di tutto l’Universo” disse l’ingegnere” Lo stesso padre degli Dei, Zeus, era costretto a sottostare ai suoi voleri. Se Ananke , tanto per fare un esempio, aveva deciso che Edipo era destinato a uccidere il padre e accoppiarsi con la madre, non c’erano Dei o mortali che potessero modificare il corso degli eventi”.

“Come vede ,monsignore, anche gli antichi Greci, maestri di saggezza, erano del mio parere!” esclamò l’astrologa, felice che qualcuno appoggiasse la sua tesi.

“D’accordo”, disse l’ingegnere ”ma resta sempre il dubbio, ogni volta che vediamo avverarsi una profezia, se lo si deve alla forza del Destino o a una coincidenza. E’ più interessante chiedersi, invece, se tutto il Cosmo sia frutto del Caso o di un Progetto Divino”.

“Spero che non lo chiediate a me. Non potrei fare altro che ripetervi la solita solfa della Creazione!” ridacchiò Sua Eminenza.

“Comunque questa, se non sbaglio, è la domanda che Monod si pone nel suo libro Il Caso e la Necessità?” chiese la marchesa.

“In pratica sì”, rispose l’ingegnere” anche se lui comincia col chiedersi che differenza passi tra un oggetto naturale ed uno artificiale”.

“E quale sarebbe questa differenza?”.

“A rigore di logica l’oggetto naturale dovrebbe essere figlio del Caso, mentre quello artificiale presupporrebbe un progetto, ovvero uno scopo per il quale è stato costruito, e quindi un’intelligenza creativa. Prendiamo ad esempio questo coltello, è fin troppo evidente la ragione per la quale possiede una lama; prendiamo, al contrario, un sasso e chiediamoci il perché della sua esistenza”.

“Beh, anche la forma di un sasso ha la sua ragione d’essere” obiettò il fidanzato di Stefania: ”a forza di essere investito dalle onde, per esempio, ha finito col levigarsi e con l’assumere un aspetto lenticolare”.

“Si, però, in questo caso è privo di progetto” replicò l’ingegnere. ”Viceversa il coltello trova la sua ragione d’essere proprio in quello che sarà chiamato a fare “dopo” essere stato costruito”.

“E che differenza fa?”

“Che il coltello è artificiale e presuppone una mente creativa, o se preferite l’esistenza della Necessità, laddove il sasso è naturale e potrebbe essere solo figlio del Caso”.

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...e ancora da pag. 27 a pag. 34