L’ALCHIMISTA

di Paulo Coelho 

Romanzo Bompiani


(...) “Sei venuto per conoscere i sogni”, rispose la Vecchia.” E i sogni sono il linguaggio di Dio. Quando egli parla il linguaggio del mondo, io posso interpretarlo. Ma se egli parla il linguaggio della tua anima, puoi comprenderlo soltanto tu”. (...)

 

“È un libro che parla di qualcosa di cui parlano quasi tutti i libri”, proseguì il Vecchio. ”Dell’incapacità della gente di scegliere il proprio destino. E conclude facendo in modo che tutti credano alla menzogna più grande del mondo”. (...)

 

“Sono il re di Salem”, gli aveva detto il Vecchio.

“Perché mai un re parla con un pastore?” domandò il ragazzo, pieno di vergogna e stupore.

“Per varie ragioni. Ma diciamo che la più importante è che tu sei stato capace di realizzare la tua Leggenda Personale”.

Il ragazzo non sapeva neppure cosa fosse la Leggenda Personale.

“È quello che hai sempre desiderato fare. Tutti, all’inizio della gioventù sanno qual è la propria leggenda personale. In quel periodo della vita tutto è chiaro, tutto è possibile, e gli uomini non hanno paura di sognare e di desiderare tutto quello che vorrebbero vedere fare nella vita. Ma poi, a mano a mano che il tempo passa, una misteriosa forza comincia a tentare di dimostrare come sia possibile realizzare la Leggenda Personale”.

Le parole del vecchio non avevano molto senso per il ragazzo, che tuttavia voleva sapere quali fossero quelle “forze misteriose”: la figlia del commerciante sarebbe rimasta a bocca aperta.

“Sono le forze che sembrano negative , ma che in realtà ti insegnano a realizzare la tua Leggenda Personale. Preparano il tuo spirito e la tua volontà. Perché esiste una grande verità su questo pianeta: chiunque tu sia o qualunque cosa tu faccia, quando desideri una cosa con volontà, è perché questo desiderio è nato nell’anima dell’Universo. Quella cosa rappresenta la tua missione sulla Terra”.

“Anche se si tratta soltanto di viaggiare? O di sposare la figlia di un commerciante di tessuti?”.

“Oppure di cercare un tesoro.  L’Anima del mondo è alimentata dalla felicità degli uomini. O dall’infelicità, dall’invidia, dalla gelosia. Realizzare la propria Leggenda Personale è il solo dovere degli uomini. Tutto è una sola cosa. E quando tu desideri qualcosa, tutto l’Universo cospira affinché tu realizzi il tuo desiderio”. (...)

 

Pag. 39

“Perché parlate di queste cose proprio con me ?”

“Perché tu cerchi di vivere la tua leggenda personale. E stai per cedere”.

“E voi comparite sempre in momenti simili?”

“Non sempre in questo modo, ma non ho mai tralasciato di rivelarmi. Talvolta mi manifesto sotto forma di una buona via d’uscita, di una buona idea. Talaltra in un momento cruciale, rendo le cose più facili. E così via. Ma la maggior parte delle persone non se ne accorge neppure”. (...)

 

...Ma era un uomo che aveva scommesso sulla propria Leggenda Personale e quindi il Vecchio aveva deciso di intervenire. (...)

 

E quando tutti i giorni diventano uguali è perché non ci si accorge più delle cose belle che accadono nella vita ogni qualvolta il sole attraversa il cielo. (...)

 

FOTOCOPIE Pagg.44,45,46,47 tranne l’evidenziato

“Per arrivare fino al tesoro dovrai seguire i segnali. Dio ha scritto nel mondo il cammino che ciascun uomo deve percorrere. Dovrai soltanto leggere quello che ha scritto per te”.

Prima che il ragazzo potesse dire qualcosa, cominciò a svolazzare fra lui e il Vecchio. Al giovane venne in mente il nonno: quando era bambino, suo nonno gli aveva detto che le farfalle erano un segno di buona fortuna. Come i grilli, le viole del pensiero, le lucertole e i quadrifogli.

“Infatti” disse il Vecchio, che era capace di leggergli nel pensiero. ”Proprio come ti ha insegnato tuo nonno. Questi sono i segnali”.

 

Gli dei non devono avere desideri perché non hanno una Leggenda Personale.

 

Stava pensando ai segnali ed ecco che ne era comparso uno.

 

...quando si vuole una cosa, l’universo trama sempre a tuo favore.

 

“Quando vuoi una cosa, tutto l’Universo trama affinché tu riesca ad ottenerla.”

 

Il Vecchio gli aveva raccomandato di fare domande chiare, perché le pietre sono utili soltanto a chi sa ciò che vuole.

 

“Impara a rispettare i segnali e seguirli”.

 

Lui aveva capito che certe cose non bisognava domandarle: per non sfuggire al proprio destino. “Ho promesso di prendere da solo le mie decisioni”.

 

...riconoscere se una persona è vicina o lontana dalla propria Leggenda Personale.

 

Esiste un linguaggio che va al di là delle parole.

 

...”Se imparerò a decifrare questo linguaggio senza parole, riuscirò a decifrare il mondo”.

“È un tutt’uno”..

..”Tutto è una cosa sola”

Un buon segno

“Si definisce Principio Favorevole, ed è la fortuna dei principianti. Perché la vita vuole che viva la tua Leggenda Personale” aveva detto il Vecchio.

Ma noi due dobbiamo convivere sempre coi nostri errori.

Quando la fortuna sta dalla nostra parte, dobbiamo approfittarne e fare di tutto per aiutarla, proprio come lei aiuta noi. Si chiama Principio Favorevole. Oppure “fortuna del Principiante”.

Ho paura di realizzare il mio sogno e di non avere, poi, più alcun motivo per mantenermi vivo. Ormai sono abituato alla vita.

Ormai sono abituato a me stesso.

“Ricordati di sapere sempre quello che vuoi.”

Qualunque benedizione che non sia accettata si trasforma in una maledizione. Io non voglio di più dalla vita. E tu mi stai forzando a vedere ricchezze ed orizzonti che non ho mai conosciuto. adesso che li conosco, e che conosco le mie immense possibilità, mi sentirò molto peggio di quanto mi sentissi prima.

“Maktub”, disse infine il mercante

“Che cosa significa?”

“Dovresti essere nato arabo per capirlo” rispose lui ”Ma la traduzione sarebbe pressappoco “come è scritto””.

A volte è impossibile trattenere il corso della vita.

“Non desistere mai dai tuoi sogni”, gli aveva detto il vecchio re ”Segui i segnali”.

“Quando desideri una cosa, tutto l’Universo trama affinché tu possa realizzarla”.

Si rammentò del sorriso di quel venditore di dolci...Anche quel sorriso ricordava il vecchio re. ”Come se fosse passato da queste parti e avesse lasciato un’impronta”, pensò. ”E ciascuno avesse già conosciuto questo re in qualche momento della propria vita. In fin dei conti, ha detto che compariva sempre per chi vive la propria leggenda Personale.”

 

Aveva lavorato un anno intero per realizzare un sogno, e questo sogno, un istante dopo l’altro, andava perdendo d’importanza. Forse perché non era il suo sogno.

Per una coincidenza o per un segnale...

“Io sono sempre vicino a coloro che vivono la propria Leggenda Personale” aveva detto il vecchio re.

Doveva credere ai segnali. Tutta la sua vita, tutti i suoi studi si erano indirizzati alla ricerca dell’unico linguaggio che parlava l’Universo.

Ma stava cominciando a capire una cosa importante: le decisioni erano soltanto l’inizio di qualcosa. Quando si prendeva una decisione, in realtà si cominciava a scivolare in una forte corrente che ti portava verso un luogo mai neppure sognato al momento di decidere.

“Allo stesso modo, questa carovana potrebbe anche essere una decisione mia, ma il suo percorso sarà sempre un mistero”.

“Lui chiama “fortuna” i segnali,”...”Se potessi scriverei una gigantesca enciclopedia sulle parole “fortuna” e “coincidenza”. E’ con queste parole che si scrive il Linguaggio Universale”.

...la misteriosa catena che unisce una cosa all’altra, che lo aveva portato a essere pastore, a sognare sempre la stessa cosa, a trovarsi in una città vicina all’Africa, a incontrare nella piazza un re e a essere derubato per conoscere un mercante di cristalli e...

“Quanto più ci si avvicina al sogno, tanto più la Leggenda Personale comincia a diventare la vera ragione di vivere”, pensò il ragazzo.

“Presentimenti” Il ragazzo cominciò a capire che i presentimenti erano delle rapide immersioni dell’anima in questa corrente universale della vita, dove le storie di tutti gli uomini sono legate intimamente fra di loro, e dove possiamo conoscere tutto, perché tutto è scritto.

“Maktub”

...nessuno ha paura dell’ignoto perché chiunque è in grado di conquistare tutto ciò che desidera e gli serve.

Abbiamo paura di perdere soltanto ciò che possediamo, sia esso la nostra vita o i nostri poderi. Ma la paura passa quando ci rendiamo conto che la nostra storia e la storia del mondo sono state scritte dalla stessa Mano”.

Talvolta le carovane si incrociavano durante la notte. L’una aveva sempre quello di cui l’altra aveva bisogno, come se davvero tutto fosse scritto da una sola mano.

“Chi entra nel deserto non può tornare indietro”, rispose il cammelliere. ”Quando non si può tornare indietro, bisogna soltanto preoccuparsi del modo migliore per avanzare. Al resto ci pensa Allah, compreso il pericolo”.

“È il principio che muove tutte le cose. Nell’Alchimia è chiamato l’Anima del Mondo. Quando desideri qualcosa con tutto il cuore, sei più vicino all’Anima del Mondo, che è sempre una forza positiva”.

Aggiunse poi, che non era soltanto un dono degli uomini: tutte le cose sulla superficie della Terra possedevano un’anima, e non importava che si trattasse di un minerale, di un vegetale, di un animale, o di un semplice pensiero.

“Tutto quello che si trova al di sotto e al di sopra della superficie della Terra, si trasforma sempre, perché la Terra è viva e possiede un’Anima. Anche noi ne facciamo parte ma ben di rado siamo consapevoli che essa agisce sempre a nostro favore. (...)

“Ho osservato la carovana avanzare nel deserto”, disse infine “La carovana e il deserto parlano la stessa lingua e perciò lui le consente di attraversarlo. Esamina ogni passo, per vedere se si trovi in sintonia perfetta con se stesso. In tal caso, la carovana raggiungerà l’oasi. Se uno di noi riuscisse ad arrivare fin qui con grande coraggio, ma senza capire questa lingua, morirebbe il primo giorno”.

“È questa la magia dei segnali. Ho visto come le guide leggono i segnali del deserto e come l’anima della carovana parla con l’anima del deserto”.

ed ancora frasi, brani di notevole interesse da qui (pag.93) fino alla fine del libro