Raccolta di citazioni

(per il tramite di Pino Nazio)

 

Seneca   

Qualcuno dirà: “A che serve il la filosofia, se esiste il destino? A che serve se c’è un Dio che dispone di noi? A che serve se il caso detta legge? Non si possono cambiare gli eventi fissati, né difendersi contro quelli incerti, ma o un dio è padrone delle mie decisioni e ha decretato cosa devo fare, o la sorte non mi concede nessuna decisione”. Qualunque di queste affermazioni sia vera, e anche se fossero vere tutte, caro Lucilio, bisogna dedicarsi comunque alla filosofia; sia che il destino ci vincoli con la sua legge inesorabile, sia che un Dio, signore dell’universo, abbia predisposto ogni cosa, sia che il caso spinga o muova senza ordine le vicende umane, noi dobbiamo cercare la nostra difesa nella filosofia. Ci spronerà a obbedire volentieri a Dio, e con fierezza alla sorte; ci insegnerà a seguire la volontà di Dio, a sopportare i capricci del caso. Ma questo non è il momento dì discutere quale sia il compito degli uomini se governa la provvidenza, o se ci tiene prigionieri e ci muove a suo piacimento il destino con i suoi capricci, o se siamo in balia di eventi inaspettati e improvvisi: io torno a raccomandarti e ti esorto a non lasciare che lo slancio della tua anima cali o si indebolisca.

 

Dante

Voi che vivete, ogni cagion recate

Pur suso al cielo, sì come se tutto

Muovesse seco di necessitate.

Se così fosse in voi fia distrutto

Libero arbitrio e non fora giustizia

Per ben letizia, e per male aver frutto

 

Machiavelli

E poiché la fortuna vuol fare ogni cosa, ella si vuol lasciarla fare, stare dietro e non le dare briga, e aspettar tempo che la lasci fare qualche cosa agli uomini.

 

Sentenze islamiche

E’ Dio che ha creato voi e ciò che fate.

(Corano, XXXVII, 94)

Il  bene e il male nella natura umana,

la gioia e il dolore, che sono in realtà il vostro destino,

non attribuiteli alla ruota del fato;

poiché sul sentiero dell’intelletto,

troverete, la ruota mille volte più impotente di voi stessi.

(Omar Khayyam - sec. XII)

 

Proverbio romanesco

La sorte è come uno se la fa da sé

(riprende i motti latini: Quisquis est faber suae fortunae e Frutunam suam quisque parat).

 

Proverbio veneziano

La fortuna bisogna ciaparla co la vien.

 

Proverbio italiano

La fortuna, il fato e il destino non valgono un quattrino.

 

Proverbio francese

Fortune Aveugle, les siens aveugle.  (Fortuna cieca i suoi acceca.)

 

Proverbio inglese

Whom God loves, his  bitch bringds forth pigs. (A chi ha fortuna il bue gli fa il vitello.)

 

Frate Indovino

A chi ben crede Dio provvede.

Voltaire

Meno superstizioni, meno fanatismo; meno fanatismo, meno sventure.

 

Victor Hugo

Una fede; ecco quello che è necessario all’uomo. Guai a chi non crede a nulla.

 

Gabriele D’Annunzio

“Io non cerco mai di forzare la mia sorte. E’ perciò che ripugno sempre dal prendere delle decisioni e che lascio sempre aperta la porta al Destino. ..Ho l’assoluta convinzione che la mia vita e la mia opera sono già tracciate in anticipo e che il mio compito deve consistere nel lasciarmi guidare da questa specie di fatalità cosciente e favorevole”.

 

Oscar Wilde

Tutti dovrebbero farsi leggere la mano una volta al mese per sapere ciò che non dovranno fare. Lo faranno ugualmente, ma è così piacevole essere avvisati.

 

Dal film "Il mio nome è nessuno" (1973)

Il destino spesso s’incontra nella strada presa per evitarlo.

 

Dal film "Totò a Parigi" (1958)

Una zingara (leggendo la mano al vagabondo Totò): “Qui è scritto che sei molto fortunato...”

Totò: “Guarda che ci deve essere un errore di stampa...”

 

Vasco Mirandola

Il destino ti ha voltato le spalle: “Che bel culo!”