Nel nome del padre

di Claudio Fava

Baldini e Castoldi

 

 

Ho compreso, con infinita lentezza, che non cerco giustizia. E nemmeno l’elemosina d’una verità che già conosco. Cerco un filo che leghi te agli altri, la tua morte a ciò che è venuto dopo di te, la tua storia e quella di mia figlia. Un senso, un’intelligenza, un ordito in cui questo male, questa violenza abbiano una loro imperscrutabile necessità. Credo che esista altro, oltre me e te e questo dialogo impossibile. E’ in questo pensiero, che qualcuno chiama dio, che io ritrovo l’unica occasione per placarmi. Il tassello che manca, il segno perduto. Se avessero spezzato anche questo filo, a chi starei parlando adesso.